
Allerta su bevande molto diffuse - (nordnotizie.it)
Accusate non solo per l’elevato contenuto di zucchero e caffeina, ma anche per l’eccesso di bisfenolo A (BPA). Le bevande “incriminate”
Negli ultimi anni, l’attenzione del pubblico e delle autorità sanitarie si è concentrata su bevande molto diffuse e assunte dalla popolazione per via dell’alto contenuto di caffeina e zuccheri. Tuttavia, recenti studi hanno sollevato un allarme ben più serio, riguardante la presenza di bisfenolo A (BPA) all’interno delle lattine di questi prodotti. Secondo un’analisi condotta da Öko-Test, ben il 90% delle lattine esaminate risulta contaminato da questa sostanza chimica tossica, con il brand Monster che spicca tra i più problematici.
Il bisfenolo A è un composto chimico utilizzato principalmente nella produzione di plastiche e resine. Nelle lattine, viene impiegato per creare un rivestimento interno che protegge il contenuto dal contatto diretto con il metallo, prevenendo così reazioni chimiche indesiderate e prolungando la durata di conservazione. Tuttavia, il BPA è stato classificato come tossico per la riproduzione e associato a una serie di problemi di salute, tra cui un aumento del rischio di cancro al seno, obesità e disturbi comportamentali nei bambini. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha recentemente abbassato drasticamente la dose giornaliera tollerabile di BPA, fissandola a soli 0,2 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo, una quantità che può avere effetti diretti sul sistema immunitario.
I risultati dell’analisi
L’analisi di Öko-Test ha esaminato un campione di 22 energy drink, scoprendo che 20 di essi presentavano tracce di bisfenolo A. In particolare, per 14 dei prodotti testati, un adolescente di circa 60 kg che consuma una lattina da 250 ml al giorno supererebbe il 100% della dose giornaliera tollerabile. Per altri 6 prodotti, il superamento sarebbe superiore al 50%. Tra i pochi marchi che si sono salvati da questa problematica ci sono Red Bull e Hell Energy Drink, mentre Monster è stato indicato come uno dei peggiori, sollevando preoccupazioni tra i consumatori.

Con l’entrata in vigore del divieto di utilizzo del BPA in Europa a partire da gennaio 2025, i produttori di bevande energetiche si stanno rapidamente adattando. Alcuni di loro hanno iniziato a utilizzare materiali alternativi, come resine epossidiche prive di BPA, che, sebbene simili nelle prestazioni, sono formulate senza l’uso di bisfenolo A o delle sue varianti come il bisfenolo S o F. Tuttavia, anche questi materiali alternativi sono oggetto di studi e monitoraggi, poiché potrebbero presentare rischi per la salute simili a quelli del BPA. Esistono anche rivestimenti a base di poliesteri o materiali acrilici, che sono stati adottati soprattutto per le lattine di birra e altre bevande.
Questi risultati evidenziano l’importanza di una vigilanza costante sui prodotti alimentari e sulle bevande che consumiamo quotidianamente. La presenza di sostanze tossiche come il bisfenolo A nelle lattine di energy drink e l’elevato contenuto di zucchero e caffeina pongono interrogativi sul livello di sicurezza e salute pubblica. È fondamentale che i consumatori siano informati sui potenziali rischi legati a queste bevande e che le autorità competenti continuino a monitorare l’industria per garantire prodotti più sicuri e salutari. In un contesto in cui la salute e il benessere sono sempre più al centro dell’attenzione, è cruciale compiere scelte consapevoli e informate riguardo a ciò che si consuma.