
E’ un personaggio storico nella Lega, ma quella di prima, la Lega Nord di Umberto Bossi. Deputato per due legislature, addirittura presidente della “Guardia Nazionale Padana” oggi è sindaco di Diano Marina, piacevole e turistico comune dell’imperiese ligure.

Solo pochi mesi fa aveva festeggiato il 78mo compleanno di Umberto Bossi. I due sono stati e sono ancora amici. Chiappori è stata una colonna della Lega Nord in Liguria di cui è stato segretario nazionale, già candidato a presidente della Regione nel 1995 in pieno boom leghista “verde” raccogliendo il 6,6%.
Oggi scende, almeno cosi pare, nuovamente in campo, questa volta per ridare ancora l’assalto alla regione liguria. Ma non con la Lega, che come noto, sostiene il presidente uscente Giovanni Toti, ma con una nuova lista “Grande Liguria” emanazione locale di “Grande Nord”.
Dopo le dichiarazioni di Chiappori, stupore nelle fila leghiste. Sia Giancarlo Giorgetti, vice segretario nazionale, sia Edoardo Rixi, segretario ligure come Flavio di Muro, segretario provinciale di Imperia sono stupiti e scettici.
“Giacomo è un amico, dice proprio Giorgetti, lo conosco da tanti anni perché è entrato in Parlamento con me. Io spero che ci ripensi perché mi sembra un’azione che fa un favore a quelli che lui ha sempre combattuto. Alla fine se ci dorme un attimo sopra, chissà, torna sui suoi passi”.
Edoardo Rixi ha la stessa linea di pensiero, ma il suo è un giudizio un po’ più duro. “Mi auguro che Chiappori ci ripensi, ha affermato, poi ognuno è padrone del proprio destino e persona adulta e consapevole . In questo momento bisogna stare uniti, dimostrare solidarietà l’uno all’altro. I percorsi in solitaria non pagano mai”.
Flavio di Muro, segretario provinciale della Lega di Imperia, parla di “una boutade, vedremo se avrà delle reali conseguenze . Ci ha colto di sorpresa non vorrei ci fosse qualcuno da altre parti che l’ha convinto a fare questa scelta . Noi rimaniamo convinti, prosegue, che la migliore proposta possibile, in termine di vittoria e in termini di organizzazione programmatica della Liguria si il presidente uscente Giovanni Toti, la lista lega quasi conclusa. Siamo convinti di candidare le migliori persone a disposizione del movimento rappresentativo di tutte le realtà territoriali e invito tutti a votare Lega”.
I massimi dirigenti della Lega quindi non sembrano credere che le dichiarazioni di Chiappori si tramuteranno in una vera candidatura come invece dichiara “l’Indipendenza Nuova” testata online vicina a Grande Nord che invece parla di “definitivo addio alla Lega”
Ma qualche nube si addensa sul nuovo candidato regionale. Giacomo Chiappori infatti, nonostante si sia chiuso con la prescrizione del reato contestato il processo per voto di scambio “light” (senza aggravante mafiosa, pena da sei mesi a tre anni), che vede imputati il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, il suo vice Cristiano Za Garibaldi, l’ex assessore allo sport Francesco Bregolin, l’amministratore unico della G.M. S.p.A. Domenico Surace, Giovanni Surace (padre di Domenico, ndr) e Giovanni Sciglitano (commerciante ambulante), per episodi contestati nell’ambito delle elezioni amministrative di Diano Marina del 2011, Giacomo Chiappori e l’ex Assessore, oggi consigliere comunale, Bruno Manitta hanno rinunciato alla prescrizione. La loro posizione è stata dunque stralciata e si è in attesa della conclusione del processo che era fissato al 30 gennaio 2020 e poi slittato al 5 Marzo e successivamente evidentemente per l’emergenza Covid.
Giacomo Chiappori è stata persona assolutamente stimabile negli ambienti Autonomisti ed Indipendentisti, è stato come detto, presidente della Guardia Nazionale Padana. Ci aspettiamo quindi che se la sua candidatura verrà confermata, il suo programma e quello di Grande Liguria porranno al primo punto l’Autonomia della Regione Liguria a differenza di altre realtà dove le alleanze locali di Grande Nord con liste di partiti nazionali di centrodestra o di centrosinistra danno meno garanzie che l’Autonomia venga posta al centro della azione politica locale.
In bocca al lupo quindi a Giacomo Chiappori
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