
Il nulla in più di due anni e mezzo dai governi gialloblù e giallorosso
E finalmente si sono ritrovati. Sfidando il caldo a Milano sotto Palazzo Lombardia ed a Venezia, gli Autonomisti tornano a farsi sentire. Ma questi sono gli autonomisti dei territori e non quelli, finti, delle poltrone romane. Più di 200 lombardi con unico vessillo la croce di San Giorgio e ben sette sigle Autonomiste lombarde. Rete 22 Ottobre per l’Autonomia, presente anche a Venezia, Assemblea Nazionale Lombarda, Grande Nord, Pro Lombardia Indipendenza, Milano Città Stato, Associazione Gilberto Oneto e Terre di Lombardia.
Non poteva mancare anche il prof. Marco Bassani, docente e storico delle dottrine politiche, collaboratore di Gianfranco Miglio che rimane il faro per tutti gli Autonomisti.


Anche a Venezia ha sventolato il Leone di San Marco. Anche nella città più magica del paese gli Autonomisti hanno voluto ricordare questo giorno ed il nulla che anche un governatore come Zaia è stato capace di portare in questi 1000 giorni


Era molto tempo che gli Autonomisti non si mostravano. Divisi in tanti movimenti ed Associazioni non avevano mai finora trovato la quadra per unirsi. La crisi Covid ha mostrato, se mai ce ne fosse bisogno, ancora una volta che la questione settentrionale è sempre più sentita al Nord, vessato anche nel momento più scuro con decine di migliaia di morti. Contributi a pioggia da parte del governo anche dove era possibile non chiudere completamente le attività.
Ed un governo regionale quello lombardo, incapace di pestare i pugni per controbattere le angherie del governo che addirittura avanzava l’ipotesi di commissariare la sanità lombarda. Questo mentre in Veneto, va detto, Zaia, forte dell’enorme consenso personale, poteva permettersi dichiarazioni e provvedimenti in contrasto con quelli del governo.
La questione settentrionale non è morta anzi. Roma ed il Sud, nella loro cecità, continuano a considerare le Regioni che producono gran parte del Pil come delle colonie da piegare e sfruttare. Mai le Regioni virtuose riusciranno a sfilarsi dalla dominazione romana se il popolo non insorgerà e se non sarà rappresentato da Autonomisti, Federalisti e Indipendentisti che pensano sinceramente ai territori invece che alle poltrone romane come invece ormai tutti i partiti nazionali… ed oggi, ahimè, sono tutti nazionali. La Lega Nord del Bossi e dei due milioni in marcia sul Po è solo un ricordo.
Allora si riparte perchè il sentimento di libertà è più forte dei partiti o dei leader.
Intervento di Rete 22 Ottobre a Milano
Foto e Video : Fabio Sandroni, Massimo Viero, Christian Miotti, Fabio Benetti
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