
È uno degli architravi del Piano nazionale delle riforme che l’Italia presenterà all’Ue per garantirsi una cospicua fetta del Recovery Fund. Il Piano straordinario per il Sud 2030, presentato a febbraio ma poi costretto a restare al palo per l’esplosione del contagio da Covid 19, torna di assoluta attualità a riprova che la priorità Mezzogiorno non ha perso di intensità nell’agenda del governo. La pandemia e il rischio che il Sud paghi un prezzo sul piano economico e sociale superiore quattro volte alla media nazionale ne hanno anzi rilanciato tempi e contenuti, come si legge nell’ampio capitolo che il Pnr dedica al Mezzogiorno.
Cornuti e mazziati. Il Nord paga triplo. In termini di vite umane dopo il Covid, in termini di occupazione e di chiusura delle Aziende e per il fatto che gran parte del Recovery fund che verrà negoziato in ambito europeo finirà nel Mezzogiorno.
Ma i cittadini del Nord mugugnano, magari protestano seduti sul divano ma più in là di cosi non vanno…….e continuano a pagare.
E l’Autonomia sta a guardare………
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