
Dopo la vicenda dell’imprenditore rientrato dalla Serbia e che aveva rifiutato tampone e ricovero, salvo poi essere ricoverato in ospedale in gravi condizioni, il governatore Zaia stringe e con una nuova ordinanza decreta sanzioni per coloro che sono positivi o sono entrati in contatto con persone positive.
Obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni nei casi di contatto a rischio con soggetti positivi arrivati in Veneto da paesi a rischio e di compresenza di febbre al di sopra dei 37,5 gradi e difficoltà respiratoria. Nel caso di viaggi di lavoro da Paesi esteri extra Shengen sono previsti due tamponi, a distanza di sette giorni uno dall’altro, per il lavoratore rientrato in Italia con l’obbligo da parte del datore di lavoro della segnalazione del rientro, e una sanzione di mille euro per ciascun dipendente dell’azienda nel caso di mancato rispetto della segnalazione.“
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