
E noi credevamo dopo il Papeete di averle viste tutte, e invece no: il candidato premier in pectore del centrodestra non smette mai di stupirci. E pare che siano proprio le conferenze stampa il suo punto debole. Dopo quella in spiaggia da ministro in infradito e camicia sbottonata, arriva quella da segretario di partito in campagna elettorale 365 giorni l’anno, a Verona di ieri sera assieme al governatore uscente del veneto Luca Zaia. E proprio mentre quest’ultimo racconta di un fatto tragico che sta colpendo proprio in queste ore l’Ospedale della donna e del bambino di Verona, dove è stato chiuso un reparto colpito da un batterio killer, il critobacter che ha già ucciso due bambini, il nostro eroe pensa bene di mangiare sul tavolo allestito per la conferenza stampa una confezione di ciliege, il tutto rigorosamente in diretta sui social. E devono essere state particolarmente gustose visto la voracità con cui le assale. Ma si sa che alle ciliege è difficile resistere, una tira l’altra , anche se in quel momento si parla di bambini morti e di altri in pericolo.
E no caro Matteo, qui non si tratta solo di rispetto di ruolo istituzionale, anche se di tanto in tanto bisognerebbe ricordarti che sei un senatore della repubblica, scritto volutamente in minuscolo, ricordartelo specie nei giorni in cui ci sono le sedute del parlamento, sempre minuscolo, visto la tua alta percentuale di assenteismo da quei banchi, ma qui c’è in gioco ben altro: il rispetto che è giusto avere nei confronti delle persone decedute, in particolar modo se bambini, e quello dovuto a quelle famiglie che stanno vivendo un dramma che segnerà per sempre la loro vita.
Questo da te non ce l’aspettavamo, da quel buon padre di famiglia che periodicamente ci ricordi di essere, con tanto di fotografi al seguito che ci documentano i pranzetti che prepari o le tenere passeggiate in spiaggia.
O forse si può essere dei buoni genitori ad orologeria?
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