
“Noi non poniamo condizioni, pero’ i veneti hanno votato. E’ il rispetto nei confronti del popolo veneto”. Cosi’ Matteo Salvini rispondendo, durante un incontro a Verona, a una domanda sulla futura alleanza in Veneto con Fratelli d’Italia e sulle possibili posizioni critiche del partito di Giorgia Meloni riguardo all’autonomia regionale. “Se i veneti non avessero votato – ha spiegato – qualcuno potrebbe dire che l’autonomia e’ un capriccio di Salvini e di Zaia, ma il popolo veneto ha votato in massa. E quindi se ti proponi di governare la Regione Veneto e’ chiaro che l’autonomia deve essere fondamentale nell’alleanza” ha concluso Salvini.
Salvini scimmiotta malamente Zaia e cerca di recuperare consensi personali che non ha più in Veneto. Le elezioni regionali saranno, nel bene e nel male una partita che vedrà un solo protagonista, Luca Zaia. Ricordare, da parte del Capitano, il referendum nel quale i veneti hanno a gran voce chiesto l’Autonomia nel 2017, dimenticando che per 15 mesi la Lega ha traccheggiato al Governo senza giungere a nulla, anzi, demolendo quel poco che era stato concordato nella legislatura precedente tra il Governo Gentiloni ed i tre Governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, e mostrando alcuni Ministri leghisti (ndr Bussetti) acerrimi nemici dell’Autonomia stessa, appare come una colossale presa per i fondelli, una ennesima butade elettorale che il Segretario leghista abilmente plasma in funzione della sede ove si trova. Dal baciare il santino a Napoli a inneggiare alla Autonomia in Veneto. Tutte gran balle finalizzate solo alla smania di potere e di poltrone nel tentativo di frenare la caduta iniziata l’8 Agosto 2019, giorno in cui fece harakiri affossando il suo stesso Governo.
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