“Non chiediamo scusa, Fontana è un assassino”. Parola dei Carc……

Pablo Bonuccelli, uno dei leader dei Carc, aveva già rivendicato la paternità della prima scritta a Crescenzago, organizzando una conferenza stampa (insieme a Claudia Marcolini) ed alla "Zanzara" ha ulteriormente confermato tutte le frasi ingiuriose nei confronti del Governatore Fontana. La manifestazione di mercoledì 27 Maggio a Milano. Il pensiero è stato ribadito, senza mezzi termini, nel corso della trasmissione radiofonica la "Zanzara" condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24. "Incita all'odio? Ma 15 mila morti cosa sono? Incitamento a cosa? Non vi piace la falce e martello, vi inquieta un pochino, eh? Voi la radio dei padroni di Confindustria? Eh, ci credo che voi altri non capite sta roba. Vi faccio la domanda contraria. Perché non assassino?". Questo l'esordio soft del nostalgico comunista. A fronte delle incalzanti domande dei conduttori circa il pensiero del leader dei Carc lo stesso ha fermamente sostenuto il fatto di considerare Fontana un criminale, uno che ha ucciso le persone, che ha mandato i malati di Covid nelle Rsa. I conduttori non sono riusciti nemmeno a ricondurre a più miti pensieri il duro e puro comunista spiegandogli che parole cariche d'odio avrebbero potuto spingere qualcuno a gesti eclatanti ed inconsulti. La risposta sdegnosa, "Costituzione alla mano io dico quel cazzo che voglio, se scrivo assassino sollecito la magistratura a fare il suo lavoro" è nulla in confronto all'esaltazione appassionata all'ex Unione Sovietica, un paese "dove governavano i lavoratori". Altissimo momento di cultura democratica l'uscita del compagno Bonuccelli quando esprime questi semplici concetti "ci vuole una giustizia di classe, cioè la giustizia di tutte quelle persone che vanno a lavorare e non vengono pagate per il lavoro che fanno che devono mantenere una cricca di parassiti maiali come Confindustria che vi paga per dire queste stronzate. Voi siete pagati con il lavoro di migliaia di operai che vengono pagati 1.400,00 euro al mese. Vi pagano per fare sta scenetta telefonando a chi si fa i cazzi propri? Non ci scusiamo di un cazzo. Pensate che io chieda scusa in una trasmissione di beoti che non sanno neanche di cosa parlano?". Foto pubblicata da "Dagospia". Interessante il pensiero espresso da Giampiero Mughini, noto giornalista, scrittore ed opinionista, punto di riferimento per tutti gli intellettuali di sinistra e soprattutto direttore responsabile del giornale "Lotta Continua", organo d'informazione del movimento politico fondato da Adriano Sofri, negli anni settanta. Secondo Mughini "Bonuccelli è un comunista da operetta del terzo millennio, di per sé non meriterebbe neppure una pernacchia, un commento troppo elevato rispetto al suo standard intellettuale. Un cretino e basta, capace di esibizioni di serie C di cui il governatore Fontana non ha neppure da lustrarsi le scarpe". Aggiungendo una osservazione che farà sicuramente rumore...."se tali porcate fossero state pronunciate da uno di destra, un neo-nazi o qualcosa del genere, di certo si sarebbero levate alte le proteste dell'Anpi, qualche antifascista a tutto tondo avrebbe invocato all'allarme e alla pugna contro il pericolo di destra, eccetera eccetera. Ci sarebbero stati appelli, dichiarazioni, post fermenti di indignazione. La sinistra si sarebbe mobilitata con il suo potente apparato culturale, forse in maniera anche eccessiva perché, per liquidare personaggi come il Bonuccelli basta poco: nessuno avrebbe detto quello che sto dicendo io del prode comunista dei Carc, che è solo un cretino e che deve essere disperante la solitudine di un tale cretino". Ma dai cretini come lui era zeppa la mia generazione e nacquero le Brigate Rosse e l'omicidio Tobagi, la riflessione finale del giornalista in una lettera indirizzata a Roberto D'Agostino, fondatore e direttore di Dagospia. Non c'è da aggiungere altro........

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