
Nei giorni scorsi a Milano è apparsa, vergata con vernice, su un muro a Crescenzago, una scritta ignobile ed aberrante contro il Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana e volantini altrettanto ignobili stile anni di piombo.
Nei giorni scorsi, a Milano, esattamente in località Crescenzago, in Via Vittorelli, è apparso un murales con la scritta a caratteri cubitali “Fontana Assassino” a firma dei Carc, con tanto di falce e martello. Una domanda, ai più, viene logica, chi sono i Carc? I Carc sono il Partito di appoggio alla resistenza per il comunismo, un movimento politico extraparlamentare marxista-leninista-maoista. In una inchiesta del 1999 decine di militanti dei Carc vengono denunciati con l’accusa di essere dei fiancheggiatori delle nuove Brigate Rosse. Il successivo processo a loro carico si concluderà con il non luogo a procedere. Nel 2008 a Bologna si e’ tenuta una udienza preliminare a carico di dodici esponenti del gruppo. Nel 2009 viene arrestato il responsabile regionale della Toscana, insieme ad altri militanti, per la devastazione di un circolo di destra avvenuto a Pistoia. Il processo si concluderà con la condanna di tutti gli esponenti a due anni di reclusione per saccheggio, lesioni e violenza privata. Sempre in Toscana altri due militanti Carc vengono condannati a sei mesi di reclusione per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale per degli scontri avvenuti in una ronda antifascista. Nel 2013, a Roma, appaiono scritte contro il Papa e contro l’intromissione della Chiesa nei consultori pubblici. Sempre in quell’anno, per il Concerto del 1 Maggio a Napoli, si verificano degli scontri addebitati ai Carc ed a Pomigliano d’Arco si verificano altri scontri dove i militanti, insieme ai centri sociali, affiancano la lotta dei cassaintegrati ed i licenziati dello stabilimento Fiat. Tutte queste informazioni sono ben visibili su Wikipedia.
Secondo il Presidente del Municipio 2 Samuele Piscina gli autori del becero graffito sarebbero gli stessi che in occasione delle manifestazioni del 25 Aprile ultimo scorso hanno manifestato senza autorizzazioni e precauzioni, privi di ogni Dpi, scontrandosi poi con le Forze dell’Ordine in Via Padova. Il Sindaco Sala ha condannato gli episodi, manifestando piena solidarietà a Fontana e ha sottolineato che la Città di Milano non può e non deve tollerare insulti e toni del genere.
Il murales è stato cancellato, ma dopo qualche giorno, a poca distanza, precisamente nel quartiere di Gratosoglio, sono stati affissi sui muri delle case popolari Aler, volantini sempre con la scritta “Fontana Assassino” , sempre a firma Carc. Ovviamente in entrambi i casi la Procura di Milano ha aperto una inchiesta. La cosa certamente più aberrante è la frase che conclude il delirante volantino, “organizziamoci in ogni azienda, quartiere e territorio per imporla!”, il riferimento sarebbe una giunta regionale espressione della loro realtà. Singolare, molto singolare che sia stata fatta anche una conferenza stampa oltre che di rivendicazione anche di giustificazione, in cui si è anche detto che, vista la mancanza di adeguati fondi, visto che rappresentano la classe proletaria e non borghese, il gruppo usa i volantini come forma di comunicazione e di reclutamento, promettendo di migliorare, in futuro, anche come qualità.
Che dire, sembra quasi di ritornare indietro di oltre quarant’anni, in un passato di lutti, violenze ed inutili barbarie di cui Milano, francamente ha fatto a meno, in tutti questi anni, ed ha diritto di fare a meno ancora. La dialettica, il rispetto delle opinioni di tutti è la strada maestra, le imposizioni, le prevaricazioni vanno sempre fermamente condannate. Da TUTTI.

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