
Non soltanto speculazione ma anche ordini mai onorati. Da quando è iniziata l’emergenza Covid-19 è noto che acquistare articoli di protezione online è per tutti una odissea. Sia per i prezzi praticati da vera usura, sia per il rischio concreto di non vedere mai o di vedere dopo mesi quanto abbiamo ordinato.
Abbiamo fatto alcuni esperimenti per tastare l’affidabilità dei grossi gruppi di vendita online e dei suoi fornitori.
Abbiamo ordinato 20 mascherine FFP2 a Gennaio su Amazon a 19,90 euro. Sono arrivate con precisione pochi giorni dopo, l’effetto Covid non era ancora esploso. Le stesse mascherine le abbiamo ritrovate ai primi di Marzo alla cifra di 347 euro, con un aumento del 1500%.
Secondo ordine a metà marzo, sempre su Amazon, altre 20 mascherine FFP2 a 43 euro, mai arrivate. Terzo ordine su LightInTheBox, altro colosso della vendita online. L’ordine questa volta riguardava un saturimetro, un piccolo apparecchio che permette velocemente di misurare il tasso di ossigenazione del sangue, spia della possibile presenza di polmonite da Covid. La data in cui l’abbiamo ordinato è il 28 Marzo. Anche in questo caso, nessuna traccia.
La risposta che sempre viene fornita, dopo la consueta lamentela scritta, riguarda la lentezza dei corrieri a causa del sovraccarico di ordini online.
Abbiamo allora ordinato, sempre su Amazon, un mouse oggetto che con la crisi Covid poco ha a che fare. Consegna a razzo in quattro giorni.
Questo ci porta ad una semplice conclusione. Molti presunti venditori, all’interno dei grossi contenitori di vendita online, hanno spacciato e stanno spacciando merce ricercatissima come i presidi di sicurezza anti Covid senza averne la disponibilità.
Non compriamo quindi se il giudizio degli acquirenti, per Amazon ad esempio espresso tramite il numero di stelle, non è alto, andremo incontro ad una probabile truffa con scarse possibilità di vedere la nostra merce e dovendo poi appellarci ad Amazon o agli altri grossi network per avere un rimborso.
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