
Sono comparse ancora in Suditirolo le scritte di fuoco che inneggiano all’indipendenza della regione dallo stato italiano. Questa volta è toccata alla Val Passiria dove il gruppo locale dei Schützen, hanno organizzato l’accensione di vari fuochi sulle montagne che disegnavano la scritta “IATZ”, che significa “ADESSO”. Il messaggio che vogliono sottintendere è “ADESSO LIBERI, ADESSO INDIPENDENTI” come ci confermano i dirigenti del gruppo.
Ricordiamo che questa è la terza volta consecutiva che gli abitanti del Sudtirolo inneggiano all’indipendenza con scritte di fuoco. La prima volta la scritta “LOS VON ROM” causò forti polemiche da parte di tutte le forze centralistiche nazionali, dalla Lega Salvini Premier a Forza Italia, al punto che proprio un’esponente di questi ultimi, l’on. Micaela Biancofiore, trentina, chiese che gli Schützen fossero messi fuori legge.

Noi di NordNotizie.it riteniamo che la libertà di parola e di espressione sia un diritto sacrosanto, salvo che non si leda la salute e la dignità delle persone e non si diffami nessuno, così come riteniamo sacrosanto il diritto di autodeterminazione dei popoli, sancito dal diritto internazionale.
Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare il testo integrale del comunicato del gruppo degli Schützen del Burggrafenamt/ Passaier prima nella loro lingua madre e poi nella traduzione in italiano da loro stessi fornitaci.

Pressemitteilung zur Feuerschrift „Iatz!“
Aller guten Dinge sind drei! So hat der Schützenbezirk Burggrafenamt/Passeier am Samstag 16. Mai 2020 in Dorf Tirol mit der Feuerschrift Iatz! die Bestrebung zur Unabhängigkeit Südtirols vom italienischen Staat erneut bekräftigt. Nach wochenlangem Stillstand mit familiären, gesellschaftlichen und finanziellen Verlusten, den ganzen Pannen im Gesundheitswesen mit dem Maskenskandal, mangelnder Transparenz, vergessenen Toten und falschen Zahlen, nach Unsicherheiten, täglich neuen Verordnungen, unnützer Zettelwirtschaft, Strafen und sogar Todesängsten und nach Hilfspaketen, die nicht angekommen sind, die sich oft als Mogelpackungen herausgestellt und einen undurchsichtigen Dschungel an Bürokratie hervorgerufen haben, liegen die Nerven der Südtiroler Bevölkerung blank. In dieser Zeit dürfte jedem klar geworden sein, dass für Südtirol der Verbleib beim italienischen Staat ein Klotz am Bein für seine Weiterentwicklung ist. Der hoch verschuldete Staat hat SüdtirolSparmaßnahmen aufgezwungen, sodass in den Krankenhäusern fast schon „italienische“ Verhältnisse herrschen. Südtirols Sanität hat zwar lange gut funktioniert, es ist aber schon länger zu spüren und jetzt ist klar erkennbar, dass am falschen Ort eingespart wurde. Die Gesundheit ist das höchste Gut und sollte nicht der Politik zum Opfer fallen!
Auch für den Tourismus ist es nicht von Vorteil, dass Südtirol zu Italien gehört. Es werden zwar bald die italienischen Grenzen nach außen geöffnet, aber für die Nachbarstaaten gelten weiterhin die Reisebeschränkungen nach Italien, sodass die Gäste bei uns ausbleiben werden. Das hat unvorhersehbare Folgen, nicht nur für Beherbergungsbetriebe und die Gastronomie, sondern auch für Handel, Handwerk, Industrie und Landwirtschaft. Durch den Tourismus ist Südtirol zu Wohlstand gekommen und wenn dieses Rädchen krankt, wird es sich wie ein Dominoeffekt auf das ganze Land auswirken.
Dass Südtirol seinen eigenen Weg gehen soll, wurde auch bereits bei den Ergebnissen des Südtirol Konvents 2017 ersichtlich. Es wurde gefordert, das Selbstbestimmungsrecht für Südtirol anzustreben. Allerdings hat es die Landesregierung bis jetzt versäumt, an den Ergebnissen zu arbeiten und diese umzusetzen. Stattdessen wurden sie in eine Schublade gelegt, wo sie seither verstauben und in gezielte Vergessenheit geraten.
Wir fordern, dass die Landesregierung, mit der sogenannten „weltbesten Autonomie“, sich mit allen ihr zur Verfügung stehenden Mitteln für die Selbstbestimmung einsetzt und offen über die Zukunft Südtirols zum Wohlergehen der gesamten Bevölkerung diskutiert.
Der Schützenbezirk Burggrafenamt – Passeier
i.V.
Bezirksmajor Hannes Holzner

Comunicato stampa sulle scritte di fuoco “iatz”
Sabato scorso 16 maggio per la terza volta di fila gli Schützen del Burggrafenamt/ Passaier hanno dimostrato con la scritta di fuoco “iatz” adesso, di voler rafforzare l’idea dell’indipendenza del Sudtirolo dallo Stato Italiano. Dopo settimane di blocchi quarantenali con perdite familiari, sociali, finanziarie e gli errori nell’ambito sanitario sopratutto l’acquisto di mascherine sbagliate, la mancanza di trasparenza, morti dimenticati e numeri sbagliati, dopo insicurezze e decreti che cambiavano ogni giorno, di multe esagerate e di paure, di sostegni finanziari che non sono mai arrivati e che tante volte erano solo una elemosina e che erano collegati con una burocrazia pazzesca, i nervi della popolazione Sudtirolese sono a terra!
In questo periodo ad ognuno di noi è diventato chiaro, che per il Sudtirolo l’appartenenza allo Stato Italiano è diventato un peso di piombo che frena lo sviluppo della nostra amata terra. Questo stato indebitato con cifre allucinanti, ha decretato e dettato a noi Sudtirolesi un provvedimento di risparmio rigoroso. Noi che economicamente ci gestiamo con prudenza e lungimiranza e che non abbiamo neanche un euro di debiti! E questo ha provocato nei nostri ospedali delle situazioni “all’Italiana”. La sanità Sudtirolese per lungo tempo ha funzionato bene però adesso da un bel po’ si sente e si vede chiaramente, che si è risparmiato nell’ambito sbagliato. La salute è il bene più prezioso che abbiamo e non deve essere vittima di una politica sbagliata!
Anche per il turismo l’appartenenza del Sudtirolo all’Italia non è un vantaggio. Presto i confini Italiani verso l’estero verranno di nuovo aperti, però per gli stati confinati valgono ancora le limitazioni di viaggio per l’Italia, e così i nostri turisti non potranno venire. Questo ha conseguenze imprevedibili, non solo per alberghi e turismo, ma anche per il commercio, l’artigianato, l’industria e l’agricoltura. Grazie al turismo il Sudtirolo è arrivato a questo livello alto di benessere e se questo settore non funziona, bene allora ci saranno conseguenze negative per tutto il territorio.
Che il Sudtirolo dovrebbe prendere un’altra strada lo ha dimostrato chiaramente anche il risultato del convegno sull’autonomia del 2017. Li veniva richiesto di puntare sul diritto alla autodeterminazione per il Sudtirolo. Però fino ad oggi il governo provinciale ha dimenticato di proseguire in questa direzione e di trasformarla in una realtà a favore di un migliore futuro per tutti gli abitanti di questa terra! Invece lo hanno messo nell’ultimo cassetto dov’è destinato ad essere dimenticato…
Noi Schützen chiediamo, che il nostro governo provinciale si impiega con tutti i mezzi politici e con l’aiuto della “migliore autonomia del mondo” per l’autodeterminazione del Sudtirolo e di incominciare apertamente e seriamente di discutere sul futuro del Sudtirolo e di tutti i suoi abitanti!
Gli Schützen del Burggrafenamt – Passeier
Major Hannes Holzner

Fingono di chiedere l’autonomia ma in realtà vogliono l’annessione al Tirolo