
Le mascherine a 0,50 centesimi al netto dell’Iva, no a € 1,50. Le mascherine non servono, si servono, anzi sono fondamentali. I guanti sono importantissimi, vanno sempre messi, anzi no, non servono a nulla.
Una cosa è oramai chiara, appena il virus si è presentato medici, virologi, infettologi, politici di ogni genere, giornalisti, filosofi, opinionisti hanno fatto a gara a dire tutto ed il contrario di tutto in un lasso di tempo talmente minuscolo da far fatica a stare dietro a tutta questa selva di dichiarazioni, molto spesso delle vere e proprie cazzate grosse come una casa. Evidentemente, la legge del mercato insegna, che, a fronte di una domanda decisamente di gran lunga superiore ai normali standard, l’offerta sia portata ad implementare i prezzi. Fin qui si potrebbe anche non eccepire nulla. La speculazione, soprattutto in presenza di una emergenza sanitaria devastante va chiamata con il suo nome, sciacallaggio. A contribuire a questo sciacallaggio, modesta opinione di chi scrive, hanno certamente gravato anche le improprie dichiarazioni di molti addetti ai lavori o pseudo tali. Ricordiamoci che in molti, soprattutto ai primi di marzo, asserivano l’inutilità delle mascherine salvo poi fare scattare un vero e proprio allarme per la scarsa disponibilità delle stesse. In questi giorni ci è stato detto che le mascherine non solo sono necessarie e fondamentali ma vanno sempre utilizzate. Arriviamo alla farsa del commissario Arcuri ed il prezzo imposto, annunciato a mezzo conferenza stampa, ma non preventivamente ed adeguatamente organizzato. Apriti cielo, i farmacisti, giustamente inferociti, la catena Crai, titolare di molti marchi di supermercati, le ha addirittura ritirate dal mercato, polemiche a non finire soprattutto da distributori ed importatori. Il perché è facilmente spiegabile, non si può commercializzare un prodotto ad un prezzo nettamente inferiore al suo prezzo d’acquisto. I guanti monouso, siano essi in vinile o lattice, in questo momento, introvabili e con prezzi esorbitanti. All’inizio della pandemia caldeggiati e consigliati, ritenuti fondamentali per ripararsi dal virus. Proprio l’altra sera il Professor Bassetti ha decretato la loro totale inutilità, caldeggiando le soluzioni gel idroalcoliche e il lavare le mani spesso, spiegando che i guanti devono essere a disposizione solo del personale sanitario. Bene, sottolineando il fatto che i guanti prima dell’emergenza si potevano trovare a prezzi che potevano variare dai 4,50 ai 9,00 euro a seconda dei modelli e del numero di pezzi, attualmente i prezzi oscillano dai 9,00/10,00 ai 14,50/18,00 euro! Una bella diversità di prezzo. I gel, che all’inizio erano introvabili, hanno dei prezzi talmente diversi tra loro che è quasi impossibile cercare la minima comparazione.
Al di la che il povero cittadino, martellato da mille Dpcm, decine di autocertificazioni, un bailamme di notizie incontrollate e dalla atavica incapacità di risoluzione del benché minimo problema da parte di Giuseppi, Giggino & Co, sbarella totalmente perdendo la via maestra, è tuttora impossibile capire dove alberghi il buon senso e la ratio.
Queste avventati sproloqui oltre a destabilizzare i pensieri di milioni di cittadini, inevitabilmente destabilizzano anche il mercato. Come diceva un vecchio e consumato politico di lunga data, Giulio Andreotti, pensar male si fa peccato ma molto spesso si azzecca. I primi fautori della speculazione incontrollata sono proprio i vari Arcuri di turno. In questo momento, trovare una mascherina chirurgica a 0,50 centesimi è come trovare un ago in un pagliaio! All’uomo della strada vengono in mente strane idee, congetture, chissà quali schemi e teorie, come per esempio, il fatto che certe dichiarazioni siano studiate,volute. Oltre a tutto questo c’è da rabbrividire a pensare che qualcuno chieda più stato, lo stato che secondo il premier, c’è. Dove sia non è dato a sapersi, certamente e’ ben occultato visto che nessuno ha il piacere di toccarlo di mano. Vogliamo parlare di reagenti e tamponi? Di cassaintegrazione e di contributi a partire IVA ed aziende? Della potenza di fuoco a livello di contributi monetari? Vogliamo parlare degli esami di maturità e di licenza media che, a poche settimane dalla data fatidica, non si è ancora capito nulla sul come verranno svolti? Fa male pensare che la Regione Lombardia, con un residuo fiscale di 54 miliardi di euro all’anno, l’Emilia Romagna di quasi 19 miliardi ed il Veneto quasi 16 miliardi, debbano essere penalizzate da tanta incompetenza ed ingordigia del carrozzone statale italico. Con queste cifre, si potrebbe fare di tutto e bene senza passare da uno stato arcaico, inutile e dannoso. Le mascherine potrebbero essere prodotte in loco come già avviene, peccato che adesso serva una certificazione che, grazie ad una ignobile burocrazia, arriverà, forse, fuori tempo massimo. I tamponi, i reagenti e tutto l’occorrente sarebbero disponibili in tempi certi. Le sole regioni della Padania hanno un residuo fiscale di oltre 99 miliardi di euro!!!! Con quei fondi, per usare un francesismo, anche la Germania ed i paesi del nord europa ci farebbero le pugnette!!! Ed invece la lombardia viene “scippata” della sperimentazione sul plasma immune spostata d’imperio a Pisa.
“Dove c’è ricchezza, gli uomini cercano di impadronirsene a ogni costo e creano giustificazioni ad hoc per la loro rapacità. È questo l’arcano dello “Stato Sociale” e di tutte le sue forme degenerative: una parte dell’umanità preferisce organizzarsi (o utilizzare le strutture statali già esistenti) per vivere alle spalle degli altri. Il capitolo rimasto da scrivere della politologia moderna è quello dei ceti parassitari, sui quali non esiste ancora letteratura: soprattutto non vengono approfonditi in maniera sistematica i rapporti parassitari entro le comunità politiche. Questo è quello che dovrebbe essere studiato a fondo”. Questo pensiero del professor Gianfranco Miglio, attualissimo, fotografa in maniera precisa i problemi irrisolti ormai dal lontano 1861.
Maggio 2020: follie Covid 19.
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