
Speriamo tutti che sia una fake news ma a giudicare dalle dichiarazioni del primario del Policlinico di Milano Antonio Pesenti durante una intervista a Fanpage“ il fondato dubbio che la cosa abbia un fondamento di verità è più che concreto.
“Io penso che noi a breve chiuderemo l’attività della Fiera e a breve intendo entro un paio di settimane” afferma il professor Pesenti. E queste affermazioni lasciano sgomenti pensando a quanto la Lombardia aveva puntato su questo centro Covid-19 pensato per accogliere 208 pazienti con necessità di cure intensive anche se il progetto iniziale parlava di 400. Ma ne sono stati allestiti in realtà 53.

Ma non basta. La gara di solidarietà che si era scatenata per recuperare i fondi necessari. 21 milioni e 153mila euro raccolti da 1560 donatori incluse le mega donazioni di Silvio Berlusconi e Giuseppe Caprotti. Era il periodo della grande emergenza, i posti i terapia intensiva non bastavano, si creavano gli ospedali da campo a Crema, a Bergamo.
Ora l’eccellenza lombarda, come veniva chiamata, inaugurata in pompa magna ma che non ha mai ospitato più di una decina di pazienti rischia di chiudere, magari per sempre.
„”Il governo — ha precisato il professor Pesenti del Policlinico che ha la gestione della struttura — sta preparando un decreto per cui le Regioni dovranno avere una scorta di posti di terapia intensiva: se la Fiera corrisponderà ai requisiti che il governo chiederà, resterà in piedi. Se non corrisponderà verrà chiusa o smantellata. Quello che c’è dentro verrà impiegato in altri ospedali o in altre attività di assistenza”“

La risposta della Regione è laconica.
“ogni decisione relativa alla rete ospedaliera lombarda va inserita nell’ambito di una programmazione che spetta esclusivamente alle scelte strategiche complessive della Direzione generale Welfare della Regione Lombardia”.
“In tal senso — conclude la nota della Regione — si evidenzia che sia per l’ospedale della Fiera di Milano, sia per le altre strutture lombarde impegnate prevalentemente al contrasto del Coronavirus, si e’ ancora in una fase di valutazione generale e non e’ stata presa alcuna decisione”.
Politichese che come sempre vuol dir tutto e vuol dir niente. Ma ci vuole poco a trasformare una eccellenza della sanità lombarda in una eccellenza dello spreco lombardo.
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