
Si trova ad Adria e rappresenta un’eccellenza non solo per il Veneto, ma anche e sopratutto a livello internazionale. Stiamo parlando dell’Adria International Raceway, un circuito specializzato in kart ma non solo. Infatti nelle due piste presenti nella struttura si svolgono allenamenti e competizioni di diverse discipline motoristiche. Auto, moto e kart appunto attraggono appassionati da tutto il mondo. Ma non solo: infatti la struttura è attrezzata anche per ospitare altri eventi sportivi e convegni Una risorsa enorme per il territorio e per la sua economia, visto l’indotto che genera.
Noi abbiamo incontrato il direttore della struttura veneta, Mario Altoè, che ci ha illustrato l’attività svolta in questo autodromo.

Lei gestisce un autodromo e motodromo. Ci descriva l’attività della sua struttura.
La nostra struttura è nata come struttura sportiva nel mondo Automotive coprendo il mondo dei motori a 360°. I due tracciati (Auto/Moto e Kart) sono omologati nel settore Auto/Moto e Kart a livello internazionale con presenza di piloti di fama mondiale nelle varie categorie.
In questi anni abbiamo ospitato eventi sportivi di interesse mondiale come il Mondiale FIA GT, il Campionato Internazionale DTM ( specialità Motoristica Tedesca), Varie Tappe del Campionato Italiano con Formula 3000, Formula 3, Porsche Cup, Prototipi, Autostoriche, il Challenge Ferrari, Campionato Europeo Kart, Campionato Internazionale Kart WSK e molte gare di livello nazionale con varie categorie.
L’Italia è leader mondiale nella produzione di Go Kart con la presenza dei migliori produttori di Kart a livello mondiale. Per questo motivo tutti i piloti del mondo vengono in Italia ad allenarsi e gareggiare.
Che servizi mette a disposizione degli utenti?
La struttura dispone di 2 ristoranti, bar, 16.000 mq di paddock coperto, 30.000 mq di paddock esterni, box per i Team, sale di varie dimensioni per riunioni di lavoro e meeting.
Oltre ad essere strutturati per eventi mondiali siamo organizzati per ospitare ed organizzare eventi e manifestazioni sportivi e aziendali anche di grandi dimensioni.
Ospitiamo ad esempio da molti anni una Tappa del Campionato Italiano Scherma con presenza di molti atleti da ogni parte d’Italia.
La riunione nazionale di Unindustria con il passaggio di consegna tra presidente uscente Montezemolo ed Emma Marcegaglia è stata fatta nel nostro Autodromo con la presenza di 2500 Industriali da tutta Italia.
Immagino che una struttura di questo tipo abbia dei costi elevati tra manutenzione, personale, investimenti ecc. Questa crisi sanitaria che ripercussioni ha avuto sulla sua attività?
Come tutte le attività abbiamo avuto un blocco completo di più di 2 mesi con fatturato pari a “sottozero” visto che alcune spese fisse sono rimaste.
La ripercussione economica di questa tragedia nei prossimi mesi (sono ottimista) sarà molto importante, ci vorranno anni per tornare ad una normalità.
Nel nostro piccolo ci stiamo preparando ad organizzare assieme alle varie Federazioni (Auto, Moto e Kart) un calendario che porti a termine la stagione 2020.
Ai più magari parlare di sport sembra un eresia in questo momento, ma non dimentichiamo che molte aziende e molti professionisti vivono di questo. Team, Scuderie, Costruttori, Meccanici, Organizzatori Sportivi, Produttori Abbigliamento Tecnico, Produttori Ricambi Racing, il nostro settore copre un 2% del PIL Nazionale.
Siamo la patria di marchi che hanno fatto la Storia del Motorsport , Ferrari, Lamborghini, Maserati, Ducati, Aprilia, Pirelli, MV Agusta, Laverda, Moto Guzzi a attorno a questi marchi ruotano migliaia di industrie e famiglie.
L’Italia nel mondo è conosciuta anche per il nostro amato sport.
Al mondo di sono 2 Impianti Kart omologati per gare in notturna: Adria e Bahrain negli Emirati Arabi.
Ci si appresta nella fase 2 ad un’apertura differenziata da regione a regione. La sua attività verrà coinvolta?
Gli impianti sportivi con codice Ateco 93 sono chiusi, le nostre attività proseguono per allenamenti e test di piloti segnalati dalla varie Federazioni come da Decreto Ministeriale.
Gli impianti come il mio hanno spazi di grandi dimensioni dove è facile tenere le distanze interpersonali come richiesto, inoltre il nostro sport che ricordiamo è uno sport individuale, prevede già l’utilizzo di casco, guanti e protezioni che salvaguardano oltre l’incolumità dei piloti in caso di incidenti, anche l’eventuale trasmissione di virus tra persone.
Ritiene che una maggiore autonomia regionale potrebbe giovare alla sua attività e più in generale alle attività sportive motoristiche?
Lo sport non parla di politica. Dovrebbe essere la prima regola di questo mondo.
In Veneto siamo l’unico impianto di questo tipo e a livello nazionale ci sono circa 10 impianti motoristici di una certa importanza come in nostro.
Certamente è un vanto da parte nostra appartenere a questa Regione e credo che il Presidente Zaia e le istituzioni si stiano muovendo molto bene in questo momento, lo dimostra il fatto che siamo presi d’esempio a livello nazionale ma non solo.
La posizione geografica e le meraviglie del nostro territorio rendono il Veneto una regione affascinante, da salvaguardare, come saranno da salvaguardare tutte le attività esistenti, compreso il nostro autodromo se un’autonomia aiuta ben venga.
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