Fase 2: via alla riapertura differenziata.

Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali”. Con queste parole il governatore della Liguria Giovanno Toti annuncia il preaccordo raggiunto il 10 maggio scorso durante la conferenza governo-regioni sulla riapertura degli esercizi pubblici durante la fase 2.

Il governo ha quindi ceduto alle pressioni delle regioni, in particolar modo Friuli Venezia Giulia, Veneto e dalle provincie autonome di Trento e Bolzano, che chiedevano di gestire in autonomia le riaperture delle attività.

Gli enti locali quindi potranno da lunedì prossimo intervenire sulle direttive del governo non solo in modo stringente ma disporre le riaperture, nel caso ritengano opportuno, sotto le proprie responsabilità.

Allo stesso tempo però il governo potrà intervenire qualora il numero dei contagi dovesse salire.

Tra le attività che potrebbero essere interessate al provvedimento ci sono il commercio al dettaglio, ristoranti, centri estetici, parrucchieri.

Esclusi al momento cinema, i teatri, i concerti, le palestre e le piscine visto luoghi dove il rischio di assembramento è ritenuto più alto.

Entro la massimo venerdì saranno diramate le linee guida del governo.

La conferenza è stata inoltre l’occasione per alcuni governatori di avanzare la richiesta di programmare le elezioni regionali a luglio. Su questo punto il premier Conte ha aperto uno spiraglio dicendosi possibilista.

tratto da repubblica.it

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Regista televisivo e teatrale

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