Sala si incazza, De Luca usa il lanciafiamme

Sicuramente il colore ha la sua importanza. Ma non solo. Un sindaco come Sala il quale, il giorno dopo della “follia del naviglio” diffonde un video dove, scandalizzandosi, incazzandosi, urla alla vergogna per la presenza di centinaia di persone lungo i navigli a stretto contatto e spesso senza mascherina, deve solo fare mea culpa.

Aveva già sbagliato alla grande a fine febbraio quando inneggiava alla “Milanononsiferma” salvo poi fare frettolosamente retromarcia sulla scorta dei dati sui contagi e probabilmente provocando egli stesso, cone quelle scriteriate affermazioni contagi e morti.

Oggi, dopo che sono scappati i buoi, chiude i recinti. Non ci voleva una mente eccelsa per prevedere che, nel primo giovedi di Fase 2, una moltitudine di ragazzotti decerebrati avrebbero invaso i luoghi della movida, ingozzandosi di birra acquistata dai venditori abusivi più che fotografati nella pazza serata di giovedi.

Sia Sala che il Prefetto di Milano avrebbero dovuto prevedere tutto ciò ed inviare polizia, carabinieri e polizia locale a disperdere gli zombie del naviglio. Invece no, se ne accorgono il giorno dopo svegliandosi dal loro torpore. E minacciano chiusure se la gente non si adegua.

Sveglia Sindaco, sveglia Prefetto. Non avete ancora capito con chi avete a che fare?. Forse sarebbe necessario a Milano, in un periodo così critico, non avere un Sindaco “semolino” come Sala, ma un sindaco sceriffo come De Luca da Napoli. Ebbene si, costa dirlo, ma forse il pugno di ferro di De Luca, gioverebbe alla metropoli molto più del manager di sabbia che ci ritroviamo. Magari dotato di lanciafiamme.

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Gianantonio Bevilacqua, giornalista pubblicista dal 1998 Ordine dei Giornalisti - Regione Lombardia. , Esperto di difesa e politica

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