Pagliarini: “100 euro a Bergamo non sono 100 euro a Crotone. Che i DPCM anti Covid ne tengano conto”.

Non la manda a dire l’ex Ministro al Bilancio Giancarlo Pagliarini riguardo al potere d’acquisto estremamente diverso nelle diverse aree del “bel paese”.

“Il governo sta scrivendo il “decreto di Maggio”. Spero che sia “leggibile”, senza i continui rinvii ad altre leggi e a mille commi.
Ma sopratutto nel decreto di Maggio il governo DEVE ragionare col “potere d’acquisto””
sbotta Pagliarini, “deve essere chiaro a tutti che cento euro a Crotone hanno un potere d’acquisto superiore a cento euro a Bergamo”.

Posta pari a 100 la media nazionale, l’indice complessivo del costo della vita risulta pari a 89,3 nel Mezzogiorno e a 107,8 al centro Nord. Nelle regioni meridionali il livello dei prezzi è del 17% inferiore a quello del centro nord secondo analisi di qualche anno fa, ancora valide.

 In altre parole nel Sud per campare servono meno soldi. La vita costa  circa il 17% meno che al Nord.  Non è solo questione di soldi ma anche di stress.

E’ il vecchio concetto delle “gabbie salariali”, cavallo di battaglia della Lega Nord degli anni d’oro. Eppure le gabbie salariali, che non è altro se non un sistema di calcolo delle retribuzioni che le mette in relazione con altri parametri come ad esempio il costo della vita, non è nuovo nel nostro paese. Furono introdotte nel 1954 e rimasero in vigore fono al 1972.

Nel dicembre del 1945 furono introdotte in seguito ad un accordo raggiunto fra industriali e organizzazioni dei lavoratori. Inizialmente entrarono in vigore solo nel Settentrione, ma nel 1954 vennero estese a tutta Italia. Nella prima fase, ci fu una suddivisione in 4 zone del territorio, su cui basare i diversi parametri salariali. Si passò quindi a 14 aree diverse, fra cui le differenze di stipendio potevano anche raggiungere tassi del 30%. Negli anni Sessanta, vennero ridotte le aree, ma ciò non frenò le lotte sindacali che iniziavano a considerarle discriminatorie e un fattore incisivo nel determinare il gap fra le regioni del Nord e quelle del Sud. Così, nel 1969 si decise di cancellare le gabbie salariali, che furono ufficialmente abolite nel 1972.

Ma il problema di fatto esiste. Il potere d’acquisto è ancora oggi estremamente diverso. Fatte salve alcune eccezioni, il costo del carrello della spesa settimanale di una famiglia, nelle province del Sud è decisamente meno pesante che al Nord. Di questo fattore non si tiene più conto essendo state equiparate le retribuzioni su tutto il territorio nazionale , sia per quanto riguarda i contratti collettivi di lavoro che all’interno di una singola azienda operante sia a Nord che a Sud.

Di fatto i cittadini del Nord, oltre a cedere circa 110 miliardi di residuo fiscale a Roma ed al Sud, sono anche penalizzati da un minore potere d’acquisto. Come dire….mazziati e cornuti

About Gianantonio Bevilacqua 238 Articles
Gianantonio Bevilacqua, giornalista pubblicista dal 1998 Ordine dei Giornalisti - Regione Lombardia. , Esperto di difesa e politica

Be the first to comment

Rispondi, replica o rettifica