
Ha voluto rappresentare un po’ tutti i nonni, perlomeno tutti quelli che l’hanno scampato il maledetto virus. Un toccante piccolo monologo, una confessione, una lettera per ringraziare tutti i nipoti che rinunciando a scuola e divertimenti, hanno salvato la vista a tanti loro nonni.
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Massimo Boldi, nato a Luino nel 1945 è un “lombardo doc” poi diventato “milanese doc” dal 1968 quando entrò a far parte della mitica famiglia del “Derby” lo storico locale milanese fucina di tutti gli artisti comici meneghini, da Jannacci, ad Abatantuono, Cochi e Renato, Faletti, i Gufi, Valter Valdi, Gaber e tantissimi altri.
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