Lo Stato non esiste. Dalla Lombardia vogliamo la verità

Mentre lo Stato dimostra di non esistere nella tragedia della Lombardia, bloccando DPI (dispositivi di protezione individuale) destinati ai presidi lombardi e non facendo quasi nulla, a detta anche del governatore Fontana, per la emergenza più grave del paese dal dopoguerra nella terra martoriata di Lombardia dove i morti assumono percentuali da brividi, anche in terra lombardia le domande su ciò che sta accadendo cominciano ad alzarsi rabbiose. Bello sarebbe che qualcuno a Palazzo Lombardia, si degnasse di rispondere.

Prima domanda : Perché così tanti morti in Lombardia? Basta guardare l’immagine trasmessa dal TG3 per rendersi conto che il 17% di letalità è qualcosa di inimmaginabile, confrontato con le altre regioni e con qualunque altra parte del mondo. Una persona su sei tra quelle tamponate, muore. Roba da far venire i brividi. Ora, sappiamo che i contagiati sono rapportati, giorno per giorno, al numero dei tamponi fatti. E sappiamo anche che tantissimi morti, tutti quelli deceduti in casa o nelle case di riposo, non vengono conteggiati, eppure muoiono e portano forse a raddoppiare i numeri che ci vengono propinati.

Seconda domanda : Se quasi tutte le regioni oltre che l’estero, hanno iniziato uno screening allargato attraverso i test rapidi che in dieci minuti identificano la presenza di anticorpi, benché ancora senza una affidabilità elevatissima, come mai in una regione impestata come la Lombardia, dove i positivi asintomatici si nascondono, loro malgrado nelle case, nelle famiglie, infettando ancora, non si comincia comunque ad eseguire screening allargati per isolare i positivi?

Terza domanda : Il progetto Ospedale Fiera, partito l’11 Marzo con la disponibilità data da Ente Fiera dei padiglioni, oggi 3 Aprile ancora non è partito, inaugurato si, da Vescovi e politici, ma gli operai ancora lavorano. Doveva essere pronto in sei giorni, doveva accogliere inizialmente 500 pazienti in terapia intensiva, ridotti poi a 400, poi a 200. Lunedì, forse entrerà la prima ventina di pazienti. Doveva allentare la tensione e la congestione degli altri ospedali. Almeno 21 milioni di donazioni, che fine hanno fatto? Aspettiamo di vedere centinaia di pazienti trattati con le migliori tecnologie, come promesso, mentre a Bergamo è già in funzione l’Ospedale degli alpini, allestito presso le Fiere di Bergamo, 142 posti di cui 72 di intensiva e sub-intensiva, questo si, realizzato in sei giorni.

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Quarta domanda : E’ un appello al Governatore Fontana, di fronte ad uno Stato inefficiente e presuntuoso, che attraverso un suo Ministro, Boccia, sia arroga il diritto di considerare l’intervento dello Stato in Lombardia e nelle regioni del Nord come essenziale, senza il quale le Regioni sarebbero crollate. Come si fa ad accettare ancora passivamente tali sconcezze senza reagire nei fatti. Abbandoni il timore, questa è una emergenza vera, dove decine di migliaia di lombardi stanno morendo. E’ un impegno morale che deve prendere se vuole essere considerato la guida dei Lombardi. Altrimenti, finita questa disgraziatissima crisi, se ne vada.

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Gianantonio Bevilacqua, giornalista pubblicista dal 1998 Ordine dei Giornalisti - Regione Lombardia. , Esperto di difesa e politica

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