
Attilio Fontana chiude la Lombardia. Da zona rosa a zona rossa
Dopo aver minacciato per diversi giorni di chiudere ogni attività della Lombardia in via autonoma, dopo diverse telefonate con il premier italiano Giuseppe Conte in cui chiedeva di emanare un decreto con cui chiudere ogni attività e senza avere mai risposte concrete, il presidente Attilio Fontana ha finalmente emanato in modo ufficiale una ordinanza di chiusura totale della Lombardia. Si ferma quasi tutto. Qui l’ordinanza lombarda
L’ordinanza 514 firmata nel pomeriggio dal presidente della regione Lombardia Attilio Fontana è stata resa immediatamente disponibile e fatta circolare via social. E’ arrivata anche tramite la app della protezione civile della Lombardia. Un click e tempo un’ ora sugli smartphone di circa 10 milioni di lombardi è apparso il file con le nuove regole, più restrittive, ma molto chiare, da seguire per evitare di contagiarci a vicenda con il Coronavirus.
Giuseppe Conte infine annuncia che chiuderà tutta l’italia, ma il decreto ancora non c’è
Passa qualche ora e Giuseppe Conte appare sui telegiornali in conferenza stampa annunciando che intende chiudere tutte le attività in tutta Italia. O forse no. Non c’è traccia del decreto, e le sue parole sono confuse. Non chiude ma rallenta, le misure sono per tutta l’italia. Non nomina mai, nemmeno di striscio, la Lombardia. Fa apposta e si capisce. C’è chi potrebbe intendere che proprio non la calcola, che la dà per persa e che sta rivolgendosi alle altre regioni.
A quest’ora della notte, è l’ 1.30, non ha neppure ancora anticipato una di quelle bozze di decreto che, nelle ultime settimane, avevano scatenato lo stampeade dei lavoratori pendolari del sud italia, corsi a prendere il treno per tornare a casa la vigilia della chiusura della Lombardia, e la folle corsa a svuotare i supermercati. Non so cosa succederà questa notte, dopo che Conte ha annunciato di voler chiudere tutta l’italia come Fontana ha chiuso la Lombardia. Non riesco ad immaginarlo.
Però sono passate ore e di bozze non se ne vedono. Abbiamo solo una dichiarazione, un video youtube e un elenco di attività permesse, che ancora non si capisce bene se sono quelle decise dalla regione Lombardia, o se sono state fatte proprie dal Governo centrale. facciamo finta di nulla, rispettiamole in ogni caso.
Gelosie
La ricorsa furiosa di Conte nei confronti di Fontana mi dà ai nervi. Questa sera quando lo ho sentito annunciare la chiusura dell’Italia mi sono sentita usurpata nel mio diritto lombardo alla sofferenza. Non mi lamento, come non si lamentano tutti i lombardi. Mi sono messa in tasca il mio foglietto di carta, quello dell’autocertificazione, per quando devo assolutamente spostarmi, e mi sono organizzata sin dal primo giorno. Siamo noi lombardi che stiamo rischiando tutta la ricchezza del nostro paese per salvare le vite di chi si ammala. I colpiti, le vittime siamo noi. Meritiamo che ci sia riconosciuto.
Conte però non nomina mai la Lombardia
E’ chiaro che Giuseppe Conte non vuol permettere al governatore della Lombardia di prendere una decisione in autonomia. Sembra che il premier italiano abbia in mente solo la visione politica e abbia cinicamente soprasseduto su quella concreta e umana, anche se la mette al centro del suo discorso.
Se voleva chiudere l’Italia poteva farlo da subito, prima di Attilio Fontana, invece di corrergli dietro. Giuseppe Conte non riesce ad essere sintetico e credibile nemmeno in questo caso. Solo parole. Parole in cui è chiara solo la decisione di essere la palla al piede dei lombardi anche mentre stiamo morendo, economicamente e realmente, a causa del coronavirus.
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